PERDITA DI LIQUIDO NEGLI STAMPI PLASTICA NEL BIOMEDICALE

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Nel settore della produzione biomedicale uno dei problemi che più frequentemente si può incontrare è quello della perdita dei liquidi negli stampi di plastica. Le motivazioni possono essere le più diverse e vanno da un problema di usura delle giunture ad un montaggio sbagliato delle stesse. Qualunque sia la motivazione, una problematica del genere rallenta la produzione e rischia di compromettere la qualità del lavoro svolto. Ecco, allora, quali possono essere le soluzioni per ovviare alla difficoltà.

Perché avviene la perdita di liquido negli stampi plastica nel biomedicale

Gli stampi di plastica del biomedicale sono soggetti a perdita di liquido e di gas. Anche il prodotto più performante, infatti, alla lunga tende a consumarsi nelle giunture e a perdere aderenza soprattutto nella parte finale, quando la forte pressione del liquido corrode le estremità e consuma la plastica o il metallo delle giunture. A questo problema, noto a tutti i professionisti del settore e sul quale ben poco si può fare, si possono aggiungere altre difficoltà più tecniche legate ad un montaggio sbagliato delle giunture che consente la fuoriuscita del liquido e velocizza il processo di usura dei materiali di aggancio dei tubi. Infine un altro elemento critico molto importante è legato alla qualità dei materiali con i quali le giunture vengono realizzate. Molto spesso, infatti, in commercio si trovano prodotti di scarsa qualità che sono destinati ad una breve vita e che possono compromettere l’intero funzionamento dell’impianto biomedicale. Eppure alcuni accorgimenti per limitare al massimo il problema della perdita di liquido negli stampi plastica ci sono e risultano essere anche molto più semplici di quanto si possa pensare.

Utilizzare connettori di qualità per impedire la fuoriuscita di liquidi

La prima e più importante soluzione è quella di scegliere dei connettori di qualità che consentano un buon ancoraggio del tubo di plastica all’alimentatore. Il modello migliore che si può trovare in commercio è il connettore a spina che è stato progettato per l’utilizzo con gli stampi in plastica all’interno delle tubature dell’acqua ma anche in quelle per l’olio e l’aria. La caratteristica principale è quella di avere una struttura con tenuta stagna che viene realizzata con una lega speciale di acciaio inossidabile e ottone. Questa composizione consente di sopportare una temperatura fino a 200 gradi, quindi si adatta davvero ad ogni tipo di liquido. I connettori di qualità oltre ad essere realizzati in materiali resistenti consentono anche di essere facilmente montati e smontati. Le guaine che completano il connettore, poi, devono essere sostituite con semplicità anche da un non tecnico, consentendo così un risparmio notevole sui costi di manutenzione. Sul mercato si possono trovare due tipi di connettori, quelli svasati e quelli angolari. La scelta dell’uno o dell’altro tipo dipende ovviamente dalle caratteristiche del macchinario sul quale devono essere montati ma entrambi hanno caratteristiche ben specifiche. Ad esempio quelli angolari impediscono al tubo collegato di attorcigliarsi su se stesso. Un ultimo accorgimento, infine, è quello di scegliere il connettore con il foro di distribuzione più in linea con le proprie esigenze di produzione perché è proprio in base a quello che si regola il flusso del liquido in uscita.

Il segreto delle prese per connettori

Anche il connettore di migliore qualità senza un piccolo accorgimento potrebbe non dare i risultati sperati. Per offrire performance di alto livello, infatti, deve essere abbinato alla presa giusta. I modelli migliori non richiedono l’uso di staffe ma sono quelli che possono essere montati a pressione sul raccordo maschio, garantendo comunque una buona stabilità anche in situazioni di turbolenze, vibrazioni e smottamenti dovuti alla violenza con il quale il liquido attraversa il tubo di plastica e fuoriesce dal bocchettone all’interno della presa. In commercio esistono anche i modelli che prevedono l’utilizzo di elementi di fissaggio supplementari ma questi ultimi richiedono una manutenzione più complessa e non sempre è facile provvedere al montaggio in autonomia senza ricorrere ad un tecnico specializzato. Anche nel caso delle prese per connettori è consigliabile far ricadere la propria scelta su modelli realizzati in ottone e acciaio inossidabile perché sono quelli che garantiscono una maggiore tenuta stagna, prestazioni di livello superiore e una più lunga durata.

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